Il consumo del suolo in Italia: il verde pensile come strumento di mitigazione e compensazione ambientale

Giardino Italia Flomart Padova verde pensile

Consumo del suolo in Italia: una fotografia

Con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni, e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo in Italia torna a crescere. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell’intero suolo consumato.
 

Sono i numeri del consumo di suolo in Italia fotografato dal Rapporto del Sistema Nazionale Protezione dell’Ambiente 2022.

La cementificazione dell’ambiente sigilla e impermeabilizza il suolo naturalmente permeabile e la conseguenza diretta sono tutti i fenomeni devastanti che osserviamo ciclicamente, anche sul nostro territorio nazionale: aumento degli allagamenti e delle ondate di calore, perdita di aree verdi, diminuzione della biodiversità, aumento della concentrazione di polveri inquinanti. I soli danni economici stimati sono quasi di 8 miliardi di Euro l’anno. Quelli legati al deterioramento della qualità della vita dei cittadini e all’impatto che questi eventi hanno da un punto di vista sociale sono molto più consistenti. 

Gli obiettivi europei, che prevedono “l’azzeramento del consumo di suolo netto, ovvero il bilancio tra il consumo di suolo e l’aumento di superfici naturali attraverso interventi di demolizione, desigillazione e rinaturalizzazione” sono un miraggio per l’Italia.

“L’iniziativa delle Regioni e delle Amministrazioni locali sembra essere riuscita marginalmente, per ora, e solo in alcune parti del territorio, ad arginare l’aumento delle aree artificiali”, sottolinea Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Bolzano, Milano, Bari sono alcune delle città che hanno modificato i propri regolamenti urbanistici per mitigare l’effetto dell’impatto edilizio. Sono, purtroppo, iniziative sparse e non sistematiche che prevedono però tra gli strumenti di mitigazione e compensazione ambientale l’utilizzo del verde pensile tecnologico sia estensivo che intensivo.

I vantaggi di una copertura a verde pensile

100 anni fa Le Corbusier aveva colto con lungimiranza i benefici dell’impiego del tetto-giardino inserendolo tra i “cinque principi dell’architettura” per avvicinare la natura alle case. Oggi che i tetti costituiscono una consistente percentuale (20-30%) dell’area urbana, la conversione di tali superfici in giardini pensili può fornire vantaggi ancora più rilevanti. 

Le coperture a verde pensile:

  • concorrono a mitigare gli effetti del riscaldamento dell’atmosfera grazie all’evapotraspirazione della vegetazione
  • contribuiscono a migliorare l’isolamento termico della copertura
  • abbattono significativamente le polveri sottili
  • contrastano la perdita di ecosistemi nelle città soffocate dal cemento.

Ma uno dei più rilevanti benefici ambientali fornito dal verde in copertura è la capacità di accumulare, trattenere e restituire lentamente l’acqua piovana all’ambiente riducendo drasticamente la dispersione di questa risorsa preziosa e permettendo di gestire il deflusso delle acque su superfici impermeabili in caso di eventi estremi

La gestione efficiente delle acque con i sistemi Harpo verdepensile

Secondo i dati fornita da Irsa, l’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche, i picchi di deflusso delle acque si stima siano ridotti dal 60 all’80% in presenza di coperture verdi.

Noi di Harpo verdepensile da oltre 20 anni garantiamo servizi di assistenza e progettazione personalizzata nel rispetto dell’invarianza idraulica.

Cos’è l’invarianza idraulica? È il principio secondo il quale il deflusso risultante dal drenaggio di un’area deve rimanere invariato anche dopo che quella stessa area subisce una trasformazione dell’uso del suolo, come ad esempio lavori di edificazione e urbanizzazione. Il nostro verde pensile è progettato in maniera sinergica con sistemi drenanti e sistemi con capacità di detenzione e ritenzione idrica, fondamentali per riequilibrare il ciclo dell’acqua e migliorare contestualmente la situazione microclimatica nelle città.

Per confrontarti con il nostro supporto tecnico e il nostro laboratorio di ricerca e sviluppo interno e aumentare così il valore del tuo progetto puoi contattarci; puoi approfondire la tematica relativa al rispetto dell’invarianza idraulica consultando le pagine relative ai nostri sistemi: sistemi a verde pensile, sistemi idrici e accessori

Tutti i sistemi Harpo verdepensile sono a norma UNI 11235 e sono garantiti da una corretta formazione di operatori e installatori erogata da Harpo attraverso la nostra Academy.

Per approfondire le prestazioni di sistema e il valore ecologico del verde pensile puoi scaricare  le linee guida pubblicate dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)