Durabilità delle prestazioni del verde pensile

Riconosciuto oggi come uno dei principali Nature-Based Solutions volti  a rispondere agli effetti dovuti al cambiamento climatico, il sistema a verde pensile non viene però sempre affrontato e definito come un elemento tecnologico, che deve osservare le dovute prescrizioni per raggiungere opportune prestazioni.

Referenza in foto: Nuvola Verde Lavazza – Torino (TO) – ph Dario Fusaro

Il riferimento principale cui progettisti, applicatori, produttori e – in generale – tutte le professionalità che si affacciano a un verde pensile dovrebbe essere la norma tecnica UNI 11235/2015 che fornisce tutta una serie di informazioni e riferimenti per la progettazione, l’esecuzione, il controllo e le pratiche di manutenzione di una copertura a verde pensile a regola d’arte, tenendo anche in considerazione le diverse esigenze di contesto climatico, edilizio e le destinazioni d’uso. 

I rischi legati al cosiddetto “fai da te” possono portare infatti a una non corretta definizione del sistema adatto oltre che a una scelta di materiali e modalità di realizzazione che non permettono o garantiscono le prestazioni attese, sia nell’immediato che nel futuro, prossimo o a lungo termine.

Più di 20 anni fa la volontà di Harpo verdepensile di entrare nel mondo del verde pensile è stata determinata dalla convinzione che la sostenibilità ambientale fosse un punto cardine dal quale la società moderna non avrebbe potuto prescindere, soprattutto nel contesto dello sviluppo urbano, per rendere migliore il presente e per pensare all’ambiente che lasceremo ai nostri figli.

Guidati dalle parole del presidente Franco Stock noi di Harpo abbiamo da sempre optato per un approccio altamente tecnico e scientifico ai sistemi a verde pensile, attenzioni che solo recentemente stanno prendendo piede in modo più consistente, anche grazie a una sempre maggiore attenzione e richiesta di questa soluzione tecnica, visti tutti i benefici e i vantaggi che porta con sé. Per noi, invece, è sempre stato un obiettivo fondamentale condividere e costruire conoscenza tecnica sulla cultura della progettazione di soluzioni Nature-Based pensate in maniera specifica per il clima mediterraneo con tutta la nostra filiera. 

Fino agli anni novanta del secolo scorso non vi era ancora un’attenzione specifica ai materiali utilizzati nelle coperture a verde. Per esempio  non vi era chiara consapevolezza sull’importanza dell’elemento di protezione all’azione delle radici o ad alcuni nodi e dettagli esecutivi. Senza parlare poi delle prestazioni che, solo con la revisione della norma UNI nel 2015, sono diventate elemento determinante della definizione di un sistema, così come la caratterizzazione dei substrati tecnici specifici per le realizzazioni pensili che devono rispettare parametri precisi.

Referenza in foto: Nuvola Verde Lavazza – Torino (TO)

Tutte queste indicazioni, rivolte quindi a un corretto approccio prestazionale, garantiscono non solo la realizzazione di una copertura a verde pensile “a regola d’arte” ma influiscono direttamente anche sulla durabilità del sistema, dove ogni singolo elemento deve funzionare anche in funzione degli altri che costituiscono l’insieme. 

Al fine di garantire tali prestazioni con i nostri sistemi conduciamo costantemente analisi e ricerche all’interno del nostro laboratorio interno di ricerca e sviluppo, avviamo periodicamente controlli di qualità dell’intera filiera, oltre che attività congiunte con Università ed enti di ricerca. Inoltre, al fine di promuovere una cultura tecnica e tecnologica del verde pensile organizziamo numerosi seminari presso gli Ordini professionali, corsi di formazione e aggiornamento per i nostri applicatori e altre attività racchiuse all’interno di  Harpo Academy cui dedichiamo una parte significativa della nostra attività

La durabilità del verde pensile, intesa come durabilità delle prestazioni del sistema, dipende quindi da moltissimi fattori, primo tra tutti la corretta definizione del sistema a verde pensile, nel suo insieme ma anche nelle singole parti. 

La norma suggerisce per ogni elemento della stratigrafia delle prestazioni di riferimento che devono essere garantite, dato che ogni singolo elemento può influenzare in modo significativo la durabilità delle prestazioni degli altri o del tutto. 

Il pacchetto tecnico che solitamente proponiamo si compone di due macro elementi:

  • La membrana Harpo Plan ZD UVstrato di protezione meccanica e di protezione all’azione delle radici: una membrana in PVC armata velovetro di 1,8 mm di spessore. Un elemento altamente ingegnerizzato resistente ai microrganismi, ai raggi UV, durevole e in grado di garantire sia la tenuta all’acqua che la protezione all’azione delle radici. Abbiamo da poco ripetuto i test di controllo relativi alla capacità di resistere all’azione delle radici
  •  Il sistema a verde pensile che, a sua volta si compone dei seguenti elementi pensati per lavorare in sinergia l’uno con l’altro:
    • Elemento di protezione e accumulo: MediPro. Una gamma di feltri di diversa grammatura e con diverse prestazioni che hanno la funzione di proteggere e separare il pacchetto tecnico dallo strato di impermeabilizzazione e di trattenere una buona percentuale di acqua, rendendola disponibile alle piante
    • Elemento di drenaggio, accumulo e aerazione: MediDrain. Una gamma di pannelli di diverse dimensioni e conformazioni che sono stati ingegnerizzati per garantire diverse funzioni: sorreggere gli strati superiori, drenare e far convogliare le acque percepite dal sistema trattenendone una parte senza però eccedere, garantendo quindi la costante presenza di aria, al fine di evitare l’asfissia dell’apparato vegetale. Inoltre, grazie alle numerose ricerche, siamo riusciti a creare un pannello in grado di creare una rete multidirezionale di canali pervi all’acqua che consentono lo smaltimento delle acque senza interruzioni, a prescindere da quella che è la finitura superficiale, sia essa un verde pensile, un’area pavimentata permeabile o meno, permettendo così quello che definiamo “sistema a drenaggio continuo” che – tra i vari vantaggi – permette grandissima libertà di progettazione.
    • Elemento filtrante: MediFilter. Un geotessile non tessuto valutato e dimensionato in base alla granulometria del nostro substrato TerraMediterranea, che garantisce una grande permeabilità evitando l’intasamento: lascia passare l’acqua ma trattiene il terreno per non generare fenomeni di erosione interna. Il materiale geotessile non è soggetto a deformazioni e mantiene una sua resistenza nel tempo. Questo strato è un elemento chiave nella per il corretto e duraturo funzionamento del sistema  a verde pensile.
    • Substrato tecnico: TerraMediterranea. Seguendo le indicazioni fornite dalla norma UNI abbiamo formulato una gamma di substrati specifici per i tetti verdi che risultano strutturati e stabili nel tempo, essendo prevalentemente a base minerale mantengono inalterate le loro caratteristiche nel tempo: non calano e consentono di mantenere un rapporto ideale acqua-aria per l’apparato radicale. Le prestazioni del substrato definiscono in modo significativo quelle di sistema come i parametri idraulici, quelli termici, di fabbisogno idrico, di manutenzione e di durata. È necessario che il substrato conservi nel tempo le sue caratteristiche, non cali, non modifichi la sua struttura e la sua tessitura. Per tale motivo i substrati utilizzati nelle coperture a verde a norma sono costituiti quasi esclusivamente da elementi minerali, come lapilli vulcanici, pomice e zeolititi. La sostanza organica non può essere superiore al 12% in peso. I nostri substrati Harpo verdepensile sono prodotti dalla nostra azienda utilizzando rigorosamente componenti naturali attentamente selezionati e un approccio tecnico e scientifico senza compromessi. A seconda delle esigenze legate alla vegetazione da installare, al contesto climatico, alle caratteristiche del progetto e altri fattori è possibile scegliere tra quattro diverse tipologie di TerraMediterranea. 

Oltre alla corretta progettazione degli elementi della stratigrafia è di estrema rilevanza la competenza e l’esperienza degli operatori del verde chiamati a posare il sistema e, in un secondo momento, a prendersene cura con le dovute attività di manutenzione, che si rivolgono però prevalentemente all’apparato vegetale. 

Referenza in foto: Nuvola Verde Lavazza – Torino (TO)

Noi di Harpo verdepensile abbiamo costituito negli anni una rete di giardinieri fiduciari che hanno seguito un corso di formazione – e successivi aggiornamenti – presso la nostra sede dove è stato trasferito loro il nostro know-how.  Questi professionisti sono un elemento fondamentale della filiera,  cui contribuiscono con le loro competenze specifiche ed esperienze.  

Affidarsi a un sistema certificato, che segue e garantisce le prescrizioni fornite dalla norma UNI, oltre che a competenze e conoscenze acquisite in oltre 20 anni di esperienza è fondamentale per la realizzazione di un verde pensile a regola d’arte. La durabilità di un sistema a verde pensile si basa sulle prestazioni che questo permette di raggiungere e garantire. 

Per approfondire le prestazioni dei nostri sistemi e delle nostre tecnologie non esitate a contattarci per prenotare la vostra consulenza!