Il PNRR prevede la riqualificazione e la costruzione di nuove strutture per l’infanzia: un’occasione per le infrastrutture verdi tecnologiche.

Lo scarso tasso di copertura degli asilo nido e scuole dell’ infanzia in Italia, rispetto agli obiettivi europei, rappresenta un deficit sensibile di servizi e politiche per le famiglie, in special modo nel Mezzogiorno.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede lo stanziamento di 3,1 miliardi di euro di cui 2.4 destinati agli asilo nido e 600 milioni per le scuole d’infanzia. I progetti finanziati sono 2.653, circa 2.000 i comuni interessati con un importo medio di 1.35 milioni a progetto. L’obiettivo principale è creare 264 mila nuovi posti tra asilo nido e scuole dell’infanzia.

Referenza: Palazzo Battiferri – Facoltà di Economia dell’Università di Urbino

Il PNRR ha la finalità di rendere le economie europee più sostenibili e preparate per le sfide delle transizioni verde e digitale. Il fondo viene erogato sulla base di un piano nazionale che tra i suoi punti cardine ha il principio DNSH, Do No Significant Harm.

Tale principio prevede che gli interventi  non arrechino danni significativi all’ambiente e che includano soluzioni che concorrano per il 37% delle risorse alla transizione ecologica. 

Il principio DNSH si basa su sei criteri che determinano come ogni intervento possa contribuire alla tutela dell’ecosistema: 

  1. mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. adattamento ai cambiamenti climatici
  3. uso sostenibile e protezione delle risorse idriche
  4. transizione verso l’economia circolare (ridurre i rifiuti e valorizzare le risorse naturali)
  5. prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria dell’acqua e del suolo
  6. protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli ecosistemi

Le infrastrutture verdi tecnologiche rispondono a tutti questi requisiti.

Noi di Harpo verdepensile da oltre 20 anni ideiamo e sviluppiamo sistemi a verde pensile specifici per il clima mediterraneo, offriamo Know how tecnico e assistenza a tutta la filiera: siamo l’ interfaccia tra lo strato vegetazionale e la parte più squisitamente architettonica avvalorata dalla norma di settore UNI 11235/2015 che riconosce nel progettista un ruolo centrale nella progettazione delle prestazioni, nel produttore che deve garantirle e nell’installatore che attua quanto previsto.

I nostri sistemi rispondono ai requisiti richiesti perché:

  1. I tetti verdi fungono da isolanti termici: in estate sfasano l’onda termica riducendo la temperatura in copertura e in inverno contribuiscono alla coibentazione del tetto in modo naturale portando un significativo beneficio in termini di risparmio economico.
  2. Le soluzioni nature-based mitigano il  microclima attraverso la riduzione del fenomeno delle isole di calore .
  3. Il verde pensile aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico perché la vegetazione è in grado di assorbire alcuni inquinanti presenti nell’aria delle città. 
  4. Il nostro sistema RIC – ritenzione idrica controllata sfrutta la sinergia tra verde pensile tecnologico e l’acqua, due risorse la cui efficienza prestazionale è vincente per contrastare gli effetti  devastanti che il  cambiamento climatico ha sulle nostre città.
  5. Il verde pensile attiva processi “a favore della biodiversità”, perché crea contesti in grado di ospitare molte specie animali e vegetali riproducendo le prestazioni tipiche di un suolo naturale ricoperto di vegetazione. 

Condivisione di know how tecnico e dati specifici sono i legami che noi creiamo con tutte le figure professionali della filiera. Questa modalità progettuale crea una sinergia vincente perché tutti vengono messi a conoscenza delle performance prestazionali da raggiungere. 

Referenza: CNR Headquarters – Napoli

Un esempio esplicativo è l’utilizzo della tecnica del drenaggio continuo. Riduce il numero di esecutivi da produrre (meno nodi tecnici), facilita la vita di cantiere e del Direttore Lavori perché rende sequenziali le fasi di posa (canali di scarico, impermeabilizzazione, pacchetto tecnologico) e riduce le interferenze tra le maestranze coinvolte. 

La tutela dell’ambiente è il tema di oggi e del futuro. Investire nella formazione culturale e nell’educazione dei bambini è la strada maestra da percorrere per avere un comportamento più ecofriendly dell’umanità nel tempo. Stiamo parlando di un cambio di rotta globale che parte dalle legislazioni. Il movimento “No Child Left Inside” statunitense ha ottenuto il supporto concreto dal Governo degli Stati Uniti in tema di riqualificazione verde delle scuole. In Italia è stato depositato il disegno di legge “Scuole verdi” che “istituzionalizza” il verde e ne riconosce il ruolo imprescindibile per la formazione dei bambini in quanto ha benefici: fisici, psicologici e di apprendimento.

Tra le caratteristiche dei nostri sistemi Harpo verdepensile evidenziamo il valore educativo e di apprendimento che ha per i più piccoli, in special modo il nostro sistema “intensivo a orto pensile” che, oltre a essere perfetto per realizzare un orto urbano, fa comprendere ai ragazzi l’importanza del rispetto  dei “tempi della natura”.

Non è forse questa l’etica del PNRR?

Progettare avendo a cuore principi ecologici per favorire uno sviluppo edilizio sostenibile è la quintessenza dell’architettura di oggi e del prossimo futuro. In questo quadro i nostri sistemi Harpo verdepensile sono adatti a soddisfare tutte le esigenze funzionali ed estetiche di ogni progetto. 

Le nostre soluzioni su misura permettono di personalizzare il progetto, di creare un landmark distintivo per i progettisti. 

Il nostro ufficio tecnico è sempre a tua disposizione per prenotare una consulenza e richiedere un preventivo personalizzato; trovi i nostri contatti QUI