
Il verde pensile, quando conforme alla norma UNI 11235, assume il ruolo di infrastruttura verde multifunzionale configurandosi come sistema tecnologico complesso, tanto da influenzare – positivamente – le performance termiche, acustiche, igrometriche dell’involucro, oltre a contribuire ad una migliore gestione delle acque piovane.
Come ogni componente tecnologico dell’edificio, esso richiede un piano di manutenzione programmata, oltre che una tracciabilità operativa e responsabilità contrattuali chiare. Parlare oggi di manutenzione del verde pensile significa anche affrontare le logiche del Facility Management avanzato, dei protocolli di certificazione ambientale (LEED, BREEAM) e della conformità ai requisiti prestazionali post-occupazionali.
La manutenzione si definisce come l’efficienza che deve essere garantita nel tempo tramite la regolarità dei controlli che devono essere opportuni, cioè adeguati in qualità, quantità e tempistiche.
L’efficienza non si esaurisce nella buona riuscita dell’impianto iniziale, ma dipende dalla continuità delle prestazioni durante tutto il ciclo di vita utile. La norma UNI 11235:2015 chiarisce che i risultati di progetto sono subordinati alla corretta esecuzione e alla manutenzione periodica del sistema, e che l’assenza di questa costituisce una possibile causa diretta di decadimento delle prestazioni dichiarate, con ricadute anche sotto il profilo assicurativo e nei rapporti contrattuali. Questo aspetto si riflette anche nella responsabilità diretta del progettista, che, nella fase di redazione dei documenti progettuali e contrattuali, è chiamato a prevedere e descrivere in modo esplicito le modalità di manutenzione e i relativi impatti sul ciclo di vita del sistema, a seconda delle scelte attuate.
Un tetto verde efficiente si compone di una stratigrafia tecnica articolata.
Dalla vegetazione fino agli strati di impermeabilizzazione, ciascun livello svolge una funzione specifica e presenta requisiti prestazionali propri. Noi di Harpo verdepensile, da oltre 20 anni innovatori e produttori di sistemi per il verde pensile, abbiamo ottimizzato tutti i materiali che compongono la stratigrafia a norma UNI, per eliminare forme specifiche di degrado e alterazioni funzionali. Il sistema multistrato Harpo, oltre che fornire garanzia in termini di impermeabilizzazione e protezione all’azione delle radici, è stato studiato e strutturato per fornire il miglior supporto – sotto vari punti di vista – all’apparato vegetale di completamento, la cui definizione deve essere affidata a progettisti e professionisti del verde. Il cuore dei nostri sistemi è il substrato tecnico TerraMediterranea che si presenta come una struttura porosa, a basso peso specifico, con un bilancio ritenzione-drenaggio calibrato e, nel nostro caso, altissime performance prestazionali. Il substrato, composto prevalentemente da materiali minerali naturali come pomice, lapillo e zeolititi, è studiato per mantenere nel tempo la propria struttura, tessitura e porosità, assicurando un equilibrio stabile tra aria e acqua per l’apparato radicale e influenzando direttamente le prestazioni idrauliche, termiche, manutentive e di durabilità dell’intero sistema, previene il possibile l’attecchimento di infestanti e favorisce un rapido deflusso dell’acqua in eccesso, evitando quindi la formazione di ristagni che andrebbero ad inficiare la vita della vegetazione soprastante, e del substrato stesso.
Al di sotto si colloca lo strato filtrante MediFilter, costituito da geotessili tecnici, è calibrato sulla granulometria del substrato TerraMediterranea, garantendo permeabilità all’acqua e trattenimento del particolato, senza il rischio di otturazione dei pori, mantiene inoltre nel tempo stabilità meccanica e funzionalità, evitando anche intasamento dello strato di drenaggio sottostante.
Lo strato drenante, nel nostro caso, può essere realizzato con diversi pannelli della linea MediDrain, a seconda di vari fattori come: carico e utilizzo della copertura, capacità idraulica da gestire, specifiche di progetto. A prescindere dalla tipologia di pannello che viene scelta, lo strato drenante è concepito per sostenere gli strati sovrastanti, drenare e aerare in modo efficiente, creando un sistema a drenaggio continuo che consente la massima libertà progettuale, anche su superfici non vegetate, in continuità o meno con aree a verde pensile.
Gli elementi drenanti poggiano su uno strato di protezione, MediPro, geosintetici di diversa grammatura con funzione di protezione meccanica e accumulo idrico. Tale strato oltre a trattenere una parte di acqua che restituiscono alle piante per evapotraspirazione, protegge e salvaguarda la sottostante guaina impermeabile antiradice, elemento fondamentale per proteggere la copertura dall’azione delle radici (rif. norma EN 13948).
Noi proponiamo la membrana impermeabile e antiradice Harpo Plan ZD UV in PVC, che ha una duplice funzione: impermeabilizzare la copertura e proteggerla dall’azione delle radici. HarpoPlan ZD UV è resistente ai raggi UV, ai microrganismi e, chiaramente, all’azione delle radici.


Al netto delle componenti tecnologiche, fondamentale per una corretta ed estesa vita utile di una copertura a verde è la programmazione consapevole delle attività di manutenzione legate alla vegetazione installata. La scelta vegetativa definisce nel tempo l’effettivo comportamento del sistema: ogni funzione tecnica dichiarata in fase progettuale – dalla ritenzione idrica
all’isolamento – dipende, o meglio è concepita per ottimizzare e favorire il corretto sviluppo e mantenimento dell’apparato vegetale. È per questo che tale scelta deve essere effettuata dai progettisti secondo criteri agronomici e paesaggistici, considerando attentamente il contesto climatico, l’esposizione, il tipo di copertura e il regime idrico disponibile. Tutto ciò rende imprescindibile il coinvolgimento di figure specialistiche nella selezione delle specie. Con corretta manutenzione del verde non si intendono solo gli interventi diretti sulle piante (taglio, potatura, fertilizzazione, ecc…) ma anche una corretta manutenzione ordinaria, che include per esempio una corretta irrigazione, che grazie ai nostri sistemi può essere ridotta al minimo e ottimizzata. Oltre che una attenta e consapevole definizione di tutti gli accessori necessari ad un corretto funzionamento della copertura a verde: pozzetti di ispezione, ghiaia perimetrale, canalette di raccolta e scolo delle acque, e così via. Per questo motivo il lavoro di squadra tra i professionisti del settore, noi di Harpo verdepensile e i nostri applicatori fiduciari, che conoscono i nostri sistemi e le corrette modalità di posa, è sempre un elemento chiave per la buona riuscita di un intervento.
Altrettanto importante, e obbligatorio, è la corretta e periodica pulizia e ispezione dei sistemi di scolo delle acque: pozzetti, canalette e così via. I nostri

accessori per il corretto smaltimento delle acque sono pensati per una corretta ed efficiente interazione con gli elementi che costituiscono il sistema e, allo stesso tempo, permettono una facile e rapida ispezione, integrandosi perfettamente al progetto. Offriamo una vasta gamma di prodotti, realizzati con materiali durevoli, per rispondere alle diverse esigenze di progetto sia per aree a verde pensile sia per aree pavimentate pedonali (anche su drenaggio continuo).
In un contesto in cui le risorse pubbliche e private sono sempre più vincolate a requisiti di sostenibilità misurabile e durabilità post operam, la manutenzione assume un ruolo centrale non solo nella qualità ambientale urbana, ma anche nella determinazione del valore dell’immobile o dell’intervento. È una componente determinante della progettazione sostenibile, anche nei lavori pubblici, in quanto contribuisce alla valutazione del rischio e dell’impatto manutentivo lungo tutto il ciclo di vita dell’opera. In questa prospettiva, strumenti come la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) assumono un ruolo chiave, fornendo trasparenza sui dati ambientali legati alla produzione, manutenzione e fine vita del sistema e dei suoi componenti, diventando un riferimento concreto per il bilancio ambientale dell’intervento.