La città come ecosistema adatto a sostenere una sua biodiversità

di Armando Gariboldi

Le aree urbane, se correttamente progettate e gestite, possono sostenere una discreta biodiversità, in grado di fornire anche importanti benefits ai cittadini. Le città offrono a molte piante e animali condizioni di vita vicarianti a quelli di alcuni habitat naturali come ad esempio quelli rupestri, in situazioni spesso più protette. Importante creare connessioni ecologico-funzionali per favorire l’implementazione della biodiversità urbana e lo scambio con le zone esterne. La redazione di Piani d’Azione per la gestione della biodiversità urbana potrebbe essere poi un utile strumento per una sua corretta valorizzazione.

Fig. 1

Oggi oltre la metà della popolazione mondiale (quindi oltre 4 miliardi di persone) vive in città e sebbene queste occupino solo il 3% della superficie terrestre la loro espansione è in costante aumento.

Armando Gariboldi

Armando Gariboldi, pavese, è un naturalista e agrotecnico. Da quarant’anni libero professionista impegnato nel campo della conservazione della natura,  si occupa oggi di certificazioni ambientali e di interventi specifici a favore della biodiversità, soprattutto in ambito urbano e rurale, per conto di Greenwich srl ( https://greenwichsrl.it/), per la quale è responsabile del Settore biodiversità. Già direttore Generale della LIPU-Birdlife Italia, è divulgatore e giornalista scientifico UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici); ha pubblicato oltre 800 articoli e una ventina di libri sempre su temi naturalistici. Scrive regolarmente da anni sulla Rivista della Natura (https://rivistanatura.com/).