Oltre ai CAM edilizi, in Italia esistono anche criteri ambientali minimi per il verde pubblico. In questa pillola approfondiamo i quattro aspetti fondamentali da considerare in un sistema a verde pensile: fabbisogno idrico, gestione delle acque meteoriche, tutela della biodiversità e uso responsabile dei substrati, con attenzione alla riduzione della torba. Un quadro utile per orientarsi tra normativa e scelte progettuali.
Il verde pensile Harpo migliora le prestazioni energetiche dell’edificio sia in estate che in inverno. Con dati certificati su diversi spessori di substrato, supporta i termotecnici anche nella valutazione dell’isolamento. Particolarmente efficace in estate, contribuisce allo sfasamento dell’onda termica e al raffrescamento passivo. Un comportamento testato con il Politecnico delle Marche e altre università italiane.
L’installazione di un sistema verde pensile parte da un’attenta valutazione del cantiere, che include anche la formazione degli installatori. È infatti fondamentale che siano preparati a gestire correttamente la movimentazione dei materiali, tenendo conto della logistica, della presenza di gru e dello spazio disponibile, per garantire un’esecuzione efficiente e in sicurezza.
Il Drenaggio Continuo gestisce efficacemente le acque meteoriche su superfici miste, verdi e pavimentate. I pannelli preformati permettono impermeabilizzazione continua e semplificano i nodi tecnici, ottimizzando progetto e cantiere.
Con piogge sempre più intense, cresce l’attenzione all’invarianza idraulica. Alcune normative regionali valorizzano il verde pensile come sistema utile a trattenere l’acqua piovana e ridurre i volumi da smaltire. Harpo verdepensile affianca i professionisti nell’ottimizzazione delle vasche di laminazione.
Nel clima mediterraneo, l’impianto di irrigazione è essenziale per garantire lo sviluppo vegetativo. L’obiettivo è ridurre i volumi irrigui, ottimizzando l’apporto idrico e creando condizioni ideali per la vegetazione. Harpo verdepensile supporta i professionisti nella progettazione di sistemi efficienti e sostenibili.
Il primo elemento fondamentale per la sicurezza di una copertura a verde pensile è la membrana impermeabilizzante e antiradice. In questa video-pillola approfondiamo i requisiti tecnici previsti dalla norma UNI 11235 e dalla norma europea EN 13948, che stabiliscono i criteri per l’impiego delle membrane in ambito verde pensile. Harpo verdepensile propone Harpoplan ZDUV, una membrana sintetica certificata, testata con successo dalla Fondazione Minoprio per la resistenza alla penetrazione radicale. Una garanzia di affidabilità, supportata da documentazione tecnica completa.
Realizzare un tetto verde significa replicare la natura in copertura, con sistemi tecnici pensati per rispondere a esigenze specifiche. In questa video-pillola raccontiamo come l’ufficio tecnico di Harpo verdepensile affianca i professionisti nella scelta della soluzione più adatta, analizzando elementi come i carichi disponibili, l’eventuale presenza di isolamento termico e le scelte vegetazionali. Dallo sviluppo dei capitolati prestazionali fino ai disegni di dettaglio e agli abachi tipologici, il supporto si traduce in un vero e proprio percorso tecnico su misura.
Manutenzione e verde pensile: cosa dice la norma UNI 11235? La norma UNI 11235 distingue le coperture a verde pensile in estensive e intensive, proprio in base ai costi di manutenzione. Le coperture estensive, con funzione tecnica e paesaggistica, richiedono poca manutenzione, mentre quelle intensive, spesso integrate con elementi come piscine o percorsi carrabili, necessitano di cure più approfondite in base alle piante utilizzate.
La norma UNI 11235 definisce il verde pensile non solo come un elemento estetico, ma come una tecnologia con funzioni chiave. Regola aspetti come la gestione delle acque meteoriche, il comportamento termico e la capacità drenante, assicurando che ogni copertura offra prestazioni efficienti e sostenibili.
La norma UNI 11235 prevede una serie di strati primari fondamentali per il sistema a verde pensile. Questi includono l'impermeabilizzazione anti-radice, la protezione meccanica con resistenza al punzonamento piramidale, e il sistema di drenaggio con elevata capacità drenante. Fondamentale anche l'elemento di filtrazione, che mantiene l'efficacia del sistema, e il substrato minerale, che garantisce la performance del sistema nel tempo.
La norma UNI 11235/2025 rappresenta un riferimento fondamentale per le coperture a verde pensile in Italia, trattandole come un tipo di tetto vero e proprio, accanto a soluzioni più tradizionali come lamiera o coppi. Questa normativa consente una valutazione oggettiva della qualità, garantendo a progettisti e paesaggisti la libertà di esprimere le loro idee con maggiore serenità e sicurezza.
Harpo verdepensile si dedica alla produzione e promozione di sistemi a verde pensile altamente prestazionali. In questo video, esploriamo l'importanza della "zona grigia" tra la struttura e il verde, un'area fondamentale per le funzioni tecniche. Il nostro obiettivo? Offrire sistemi innovativi e supporto tecnico per valorizzare al massimo i progetti dei progettisti.
Harpo verdepensile offre sistemi a verde pensile prestazionali che garantiscono qualità misurabile e vantaggi concreti per committenti e progettisti. Scoprite come queste soluzioni innovative semplificano il lavoro, migliorano l'efficienza e integrano risparmi significativi su impermeabilizzazione, impianti idraulici e strutture.
Harpo verdepensile da oltre 20 anni sviluppa soluzioni innovative per il verde pensile, con una particolare attenzione alla formazione e supporto dei giardinieri. Il nostro obiettivo è creare una cultura del verde pensile tecnico, offrendo assistenza a tutte le figure professionali coinvolte, dai progettisti agli installatori.
Attraverso Harpo Academy, diffondiamo una cultura del verde pensile mediterraneo offrendo supporto e competenze ai professionisti. Le video-pillole sono un nuovo strumento che approfondisce il lavoro di progettisti e applicatori, promuovendo innovazione e sostenibilità.