Viale Brigate Partigiane - Genova (GE)

L'allestimento del verde nel capoluogo ligure in una perfetta fusione con l’assetto viario esistente

LA COPERTURA DEL TRATTO TERMINALE DEL TORRENTE BISAGNO, CAUSA DI DISASTRI ALLUVIONALI RIPETUTI, ACCOGLIE UN GRANDE ASSE VIARIO SUL QUALE SONO STATE CREATE LE AIUOLE, DIVENUTE AUTENTICHE ICONE DELL’ARREDO URBANO GENOVESE

L’INTERVENTO È STATO REALIZZATO DA ASTER, LA MUNICIPALIZZATA GENOVESE CHE SI OCCUPA DI MANUTENZIONI, LAVORI E VERDE PUBBLICO

Photo credits: A.S.Ter, Comune di Genova 

 

Scheda progetto

VIALE BRIGATE PARTIGIANE
Genova

COMMITTENTE
Comune di Genova

PROGETTISTI
A.S.Ter Azienda Servizi territoriali del Comune di Genova 

PROGETTISTI DEL PAESAGGIO
Gigliola Genta, Anna Utke, Annamaria Airenti

COLLABORATORI
Riccardo Albericci, Paola Bocca, Domenico Palumbo, Alessandro Savio

IMPRESA INSTALLATRICE SISTEMA HARPO VERDEPENSILE
A.S.Ter Spa (Genova)

ANNO
2019-2021

SISTEMA HARPO VERDEPENSILE
Estensivo composito

“Genova è una città avara di spazi, e nei decenni trascorsi, si sono moltiplicate le aree a cemento – dice il tecnico botanico Riccardo Albericci, autore e divulgatore d’eccellenza – scelta controproducente dal punto di vista ambientale, come hanno dimostrato le più recenti alluvioni patite dalla città”.

Proprio la copertura del tratto terminale del torrente Bisagno, causa di disastri alluvionali ripetuti, accoglie questo grande asse viario sul quale sono state create le aiuole, divenute autentiche icone dell’arredo urbano genovese.

“In passato, queste aiuole erano semplici riporti di terra contornati da bordi in pietra – spiega Albericci – oggi, con l’evoluzione del verde pensile, i sistemi costruttivi di aiuole fuori terra su manufatti architettonici permettono di migliorare sia le prestazioni agronomiche sia i problemi idraulico-strutturali che queste soluzioni comportano”.

Optare per un sistema tecnologico, piuttosto che recuperare lo stato originale della realizzazione, è stata una scelta obbligata. “I più recenti regolamenti comunali richiedono il controllo del deflusso delle acque di prima pioggia” – specifica il tecnico – “inoltre, la soluzione consente di disporre di un substrato che, nella sua limitata profondità, può garantire un buon livello di fertilità a qualsivoglia tipo di verde si decida d’impiantare”.

Una scelta sostenibile, anche in uno scenario di drammatica attualità come quello della stagione siccitosa che stiamo attraversando: l’introduzione di sistemi irrigui di nuova tecnologia garantisce infatti una drastica riduzione dei consumi idrici. E, per una superficie che supera i 5800 mq di estensione, la risposta, in termine di economia degli sprechi, è basilare.

Non è però solo l’indirizzo tecnologico, ad aver portato questo progetto tra i 40 più segnanti della scena italiana, ma l’armonia dei disegni delle aiuole, in una perfetta fusione con l’assetto viario esistente. Protagonista assoluto, infatti, resta naturalmente l’allestimento verde. “Abbiamo cercato di dare corso alle stagionalità alla modularità di colori e forme” – specifica Albericci – “ogni sezione può essere arricchita e movimentata a piacere, per accentare l’arredo vegetazionale di toni sempre diversi, in armonia con le suggestioni del momento”.

Testo da Genova24-14.07.2022